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Tanti giovani Sherlock
Malatestiana

«Il suo sguardo era acuto e penetrante; e il naso sottile aquilino conferiva alla sua espressione un'aria vigile e decisa. Il mento era prominente e squadrato, tipico dell'uomo d'azione. Le mani, invariabilmente macchiate d'inchiostro e di scoloriture provocate dagli acidi, possedevano un tocco straordinariamente delicato, come ebbi spesso occasione di notare quando lo osservavo maneggiare i fragili strumenti della sua filosofia». La descrizione di Sherlock Holmes appare per la prima volta in questo breve schizzo in Uno studio in rosso (1887) di Arthur Conan Doyle. Da quel momento questa leggendaria figura di investigatore diventerà l’eroe di milioni di lettori. Della sua origine, della sua giovinezza e formazione, della sua famiglia, a parte il fratello Mycroft, non si sa nulla. A colmare questo vuoto ci hanno pensato però due autori per ragazzi. Lo scrittore inglese Andrew Lane, vero appassionato di Sherlock Holmes, prendendo spunto dai pochi indizi forniti da Doyle, ha creato un giovane Sherlock figlio di un ufficiale britannico in missione in India, che frequenta un college maschile, la cui madre ha problemi di salute e con un fratello maggiore, Mycroft, solerte funzionario del governo.
Il gioco di Lane è quello di distribuire, nelle storie che ci presenta, citazioni e indizi sul carattere, le abitudini e le esperienze già descritte nelle avventure di Doyle, mentre narra le varie avventure del giovane Sherlock. I romanzi di Lane sono approvati dal Conan Doyle Literary Estate, infatti per promuovere novità nella propria associazione (che gestisce ufficialmente i diritti degli eredi Doyle) nel 2010 ha incaricato lo scrittore di creare un’opera da collocarsi “nello scaffale della biblioteca prima delle opere di Doyle”, per testimoniare come i talenti del personaggio adulto siano apparsi già nell’adolescenza.
In Nube mortale Sherlock è un quattordicenne che deve trascorrere l’estate in campagna, nel maniero degli zii, due anziani bigotti ed eccentrici (c’è anche la governante malvagia). Per fortuna il fratello gli manda un precettore americano, che si rivelerà molto importante e gli insegnerà i rudimenti dell’investigazione scientifica. Inutile dire che l’irruento, incosciente e sentimentale giovane Sherlock si dedicherà a scoprire il mistero di due cadaveri da cui si sprigiona una strana e densa nube nera assieme al precettore, alla figlia (l’ardita e bellissima Virginia) e ad un ragazzino di strada, Matt.
In Fuoco ribelle Sherlock sospetta che Amyus Crowe, il suo precettore, nasconda un passato oscuro, coinvolto in qualche modo con l’assassino del presidente Lincoln, Booth, creduto da tempo morto. Sotto c’è un piano astuto e malvagio per rovesciare il governo americano: il giovane investigatore attraverserà addirittura l’Atlantico per liberare l’amico Matt, rapito dai cospiratori.
La terza avventura Ghiaccio sporco, appena pubblicata, ha come sfondo la Russia degli Zar. Il fratello Mycroft scoperto ad osservare un cadavere con un coltello in mano, viene accusato del delitto. Il giovane Sherlock, per scoprire il mistero, deve viaggiare fino a Mosca per provare la sua innocenza, ma avrà a che fare con la terribile polizia zarista.

Lo scrittore canadese Shane Peacock sceglie invece una Londra vittoriana dipinta con autenticità e dovizia di particolari per fare da sfondo alle vicende di un altro giovane Sherlock
Shane Peacock, laureato in storia e letteratura inglese, ci descrive i ragazzini di strada e le zone più misere della capitale inglese in quel periodo, collocate quasi a scacchiera rispetto a quelle più ricche e prestigiose. Il suo Sherlock abita nello squallido quartiere di Southwark ed è figlio di uno studioso ebreo poverissimo e di una nobildonna, diseredata dalla famiglia per averlo sposato. Il nostro eroe non ama la scuola, che reputa una perdita di tempo, e preferisce di gran lunga andare in giro per i quartieri di Londra a osservare persone e cose… Solitario, intelligente e maturo, legge tutti i giornali che gli capitano sotto gli occhi ed è un appassionato dell’«Illustrated Police News»: “alto e magro, con la carnagione delle stesse pagine del «Times», il quotidiano londinese. Ha tredici anni e dovrebbe essere a scuola. Da lontano dà l’impressione di essere elegante, avvolto com’è nel cappotto nero a doppiopetto, con la sciarpa, il panciotto e gli stivali lucidi. Da vicino sembra stravolto. Ha l’aria triste, eppure i suoi occhi sono vivaci e all’erta. Il suo nome è Sherlock Holmes”
Nella lotta quotidiana per la sopravvivenza, ha un amico-nemico in Malefactor, quasi un Moriarty in erba, che ha conosciuto un’infanzia migliore, ma che ora è lo spietato capo di una banda di ragazzini di strada che vivono di piccoli furti ed espedienti, sempre informatissimi di quel che avviene in città. C’è anche una ragazza, la bella e compassionevole Irene Doyle, che Sherlock e Malefactor si contendono, e c’è pure l’ispettore Lestrade, ma come papà di un ragazzo un po’ imbranato, che sarà poi il miglior collaboratore del giovane Holmes nella polizia britannica.
Ne L’occhio del corvo l’attenzione del perspicace ragazzo è richiamata dal delitto di una donna, il cui unico testimone è appunto un corvo…
Ne L’ultimo volo il giovane Sherlock è uno dei tanti appassionati alle esibizioni che si svolgono dentro il Crystal Palace, la grande costruzione in ferro e vetro inaugurata per l’esposizione universale del 1851 e poi ricollocata a Sydenham Hill. Quel giorno, però, il numero dei trapezisti finisce tragicamente: incidente o delitto?

Anche Shane Peacock ha avuto ottenuto l’approvazione per la sua opera degli eredi Doyle e in attesa dell’uscita in Italia dei rimanenti quattro romanzi: The vanishing girl, The secret fiend, Dragon turn, Becoming Holmes, segnaliamo per gli adulti La casa della seta di Antony Horowitz, con le avventure di Sherlock Holmes “da grande”, e il gradevolissimo film Piramide di paura prodotto da Steven Spielberg.

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