Autore: Vladimir Radunsky
Roma, Donzelli, 2011
Età di lettura: dai 10 anni
Pantaloni da equitazione di Cavalla Margherita, abito da sposa di Anaconda con strascico, cravatta di Giraffa Chuck, copri-coda per Tigri Rugbiste, livrea di Piccione, costume da bagno di Cucciola di Ipopotamo, pantofole di seta di Babar, il Re degli Elefanti, cappello da marinaio di Elefante Arthur, tuta da jogging di Tsetsa, bassotto tedesco selvatico, paglietta di Gazzella Regina di Saba, guanti da opera di Gru Coronata, paglietta di Puzzola Puzzolente…
Ma allora è proprio vero che gli animali vanno in giro vestiti come noi umani!
L'idea di questo libro parte dall'osservazione di un singolare “fenomeno culturale”: quasi tutti gli animali protagonisti delle storie per bambini sono vestiti da capo a piedi. Basti pensare al Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie, al Gatto con gli Stivali di Perrault, a Babar di Jean de Brunhoff, a Peter Coniglio di Beatrix Potter o al variegato bestiario delle fiabe di La Fontaine immortalato nelle illustrazioni di Grandville. Anche l’autore di Vestiario Bestiario da piccolo ha letto i libri in cui tutti gli animali erano opportunamente agghindati e, da viaggiatore, collezionista e amante degli animali, ha ideato degli stravaganti capi d'abbigliamento e rari accessori esclusivamente per loro. Di ritorno da ogni viaggio in giro per il mondo ? da Parigi a Londra, dalla Bolivia alla savana, dal Congo a Madras ? Radunsky ha portato a casa un capo di vestiario regalato o dimenticato qua e là da qualcuno, e che lui ha raccattato, per via di quella sua mania di collezionare. Ecco perché ogni pezzo della collezione ha una sua storia: per esempio, scopriamo che la giungla boliviana è piena di conigli sarti, dodici dei quali hanno lavorato giorno e notte per cucire il vestito dell’Anaconda; oppure che i portieri in livrea del Ritz di Parigi non sono altro che piccioni ex-colonnelli dello Zar di tutte le Russie; e poi ancora, che Arthur, quello sbadato del cugino di Babar, ha perduto il cappello alla marinaretta a Port Marcel, quando si è imbarcato per Zanzibar…
Questo stupendo libro affianca ogni singolare abito da collezione per animali alla storia dell’abito stesso, ad appunti, schizzi e disegni dell’autore e contiene anche una lettera di Juan-Rafael, coniglio sarto-boliviano e una nota di Mikhail Baryshnikov, ballerino, amico degli animali.
La collezione di abiti per animali di Vladimir Radunsky è stata prodotta a grandezza naturale ed esposta nello spazio dell'Atelier del Palazzo delle Esposizioni di Roma arricchendosi di nuovi pezzi, appunti dell'artista e sculture in legno.
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