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Troppa fortuna
Malatestiana

Autore: Hélène Vignal
Illustrazioni: Giovanni Gori

Este, Camelopardus, 2011

Età di lettura: dai 13 anni

Chi è la bambina in copertina con gli occhi lucidi e le labbra serrate?
E perché tiene sul palmo della mano una piccola gabbia vuota?
Abito in paese. In paese ci sono un fiume che si chiama Mauldre, un municipio, una chiesa e una scuola. (…) Lo sanno tutti e tutti ne parlano. Parlano a voce alta del droghiere, del sindaco, del macellaio e del maestro. è permesso. Criticano il sindaco che vuole decidere tutto da solo; chiedono delle tre figlie del macellaio; si arrabbiano perché i prezzi del droghiere sono troppo alti; ci sono genitori che vanno dal maestro a dirgli di non farsi troppi problemi a dare qualche schiaffone, soprattutto ai maschi. Tutto questo si fa a voce alta.
A voce alta si ride, si parla nel bar del paese, ci si rincorre nel cortile della scuola. Tutto sembra scorrere normalmente nella vita della piccola protagonista di questo breve romanzo. Ha dieci anni, è una ragazzina paffuta, non sorride molto, ha due cagnolini, un uccellino, una sorella adolescente che la snobba, un papà e una mamma che spesso si assentano. Va a scuola, vive in un paesino come tanti e le piace il suo amico Matthieu. Tutto sembra scorrere normalmente nella sua vita. Ma…
In paese c'è una grande casa, dietro i muri alti. Per entrare bisogna far passare la mano in uno sportellino, nel portone di fronte alla drogheria, e tirare la levetta. È un passaggio segreto, per gente non comune, come noi. È proibito dire agli altri quello che succede dietro questi muri alti. Anche se è qualcuno di famiglia, anche se hai troppa voglia di farlo.
In paese tutto è permesso, tranne che parlare di quella grande casa con i muri alti e i pesanti portoni sbarrati, tranne che parlare dell’uomo che ci vive, che passa su una grande automobile guidata da autisti. Di quest’uomo si mormora, si sussurra, non si chiede mai. Perché Maurice Lepoivre è a capo di una setta che “spiega come essere vivi”, la setta del “Lavoro su di noi”, la setta di cui fanno parte alcune famiglie che vivono nel paese e che frequentano con orari e riti stabiliti la grande casa. Anche la famiglia della protagonista ne fa parte. È la sua voce che ascoltiamo, la voce da cui impariamo che è proibito dire in classe e ai nonni che si frequenta la grande casa, la voce da cui apprendiamo le attenzioni del maestro, la sottomissione dei genitori. Dieci anni e uno sguardo sul mondo imbevuto di quel che le è stato insegnato: che i suoi genitori hanno anche loro un maestro, che sono fortunati a frequentare questa famiglia segreta altrimenti sarebbero come tutti, delle persone comuni. Sono lunghi i pomeriggi e i week end trascorsi in solitudine da questa ragazzina. I genitori vanno sempre alla grande casa e la sorella maggiore se ne va di nascosto a trovare l’amica del cuore e lei non può neanche guardare la televisione, perché “è roba per gente comune”.
Loro invece no, non sono come gli altri. Perché gli altri sono “un po’addormentati”.
Lepoivre, guru e maestro, mostra un'attenzione particolare nei confronti dei bambini, alcuni di loro, quelli che la nostra protagonista chiama “i più fortunati”, hanno addirittura la possibilità di accedere al tempio, soli con il maestro… Questa “troppa fortuna” non viene messa in discussione, perlomeno inizialmente, neanche dai dubbi che piano piano crescono, insidiosi.
Io non sono grande, sono una ragazzina; non una ragazzina comune, una ragazzina del Lavoro su di noi, ed è questa la mia fortuna segreta. Aspetto, e non faccio più domande. Un giorno capirò.
Con delicatezza e con un linguaggio semplice ma efficace, Hélèle Vignal denuncia una realtà di cui si sa e si parla poco. Questo è un libro coraggioso, che mette a nudo i pericoli per l'infanzia anche nelle mura di casa.
Le illustrazioni, elaborate appositamente per l’edizione italiana, sono particolarmente adatte al testo, quasi “cucite” dentro. Spettacolari le pagine sulla vacanza estiva in Bretagna, dove c’è una luce che fa male agli occhi e rende felici ed è così viva sulla pagina da farti sentire la spiaggia, l’acqua, il sidro, la vita e il tarlo del ritorno sulla pelle…

Questo breve romanzo, scritto per gli adolescenti, ma fondamentale per educatori, genitori, insegnanti è finalista al Premio Andersen 2012 come Miglior libro oltre i 12 anni.
Candidato per l'Italia all'IBBY nella selezione Honour List 2012 nella categoria "miglior opera tradotta", grazie all'ottima traduzione italiana di Mirella Piacentini.
Ha ricevuto il Premio "Leone Traverso per la traduzione", 2011, Menzione d'onore.

Malatestiana
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