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Storia di una matita
Malatestiana

Autore: Michele D'Ignazio
Milano, Rizzoli, 2012

Età di lettura: dagli 8 anni

E se un giorno vi svegliaste più… “appuntiti” del solito e cominciaste a lasciare segni ovunque? Non dite che è impossibile. A Lapo è successo!
Lapo ha quasi trent'anni e si è appena trasferito in una grande città per realizzare il suo sogno: diventare illustratore. Ci spera talmente tanto che a un certo punto, a partire dalle mani, tutto il suo corpo comincia a prendere la forma di una gigantesca matita.
Lapo era un’unica grande matita appuntita del tipo HB, con attaccate due matite più piccole come braccia. Non aveva più gambe e per spostarsi doveva saltellare. Al posto della faccia aveva una grossa punta di grafite che sembrava una cresta. La situazione era davvero bizzarra. Si guardò allo specchio e muovendo le sue tre punte si chiese: Ma come faccio a vedere se non ho più gli occhi? E come faccio a sentire gli odori se non ho più il naso? Lapo decide di temperare anche la base della matita, dove poco prima c’erano i piedi per muoversi meglio, scivolando, propri come fa una matita su un foglio. È uno sconvolgimento nella sua vita quotidiana: anziché pettinarsi deve temperarsi, lascia segni ovunque e si fa sgridare dal custode del condominio che è stufo di ripulire i suoi scarabocchi. La sua testa è diventata una gigantesca punta di grafite. Per uscir di casa, ha bisogno di un viso con degli occhi, delle orecchie, una bocca, uno per ogni circostanza, per ogni emozione: ne disegna più di un centinaio, e ben presto si rende conto che non bastano. Superato lo shock iniziale, il ragazzo-matita non si perde d'animo: si inventa un modo per comunicare con gli altri, trova un lavoro e si lancia alla scoperta di un mondo che ha bisogno di essere ridisegnato e in cui, a sorpresa, non è il solo a essersi trasformato nell'oggetto simbolo delle proprie ossessioni. Scritto con un linguaggio semplice ma esaustivo, il libro si legge tutto di un fiato ed anche il carattere aiuta tantissimo nella lettura poiché grande. Il tema della trasformazione, che a tratti ci ricorda Kafka (La metamorfosi) e Gogol’ (Il naso), è affascinante e bizzarro e qui indica anche il raggiungimento dei propri obiettivi e desideri.

Se il mondo degli illustratori è caro anche a voi, visitate la nostra rubrica dedicata alle Illustrazioni... specialmente

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