Autore: Aurélia Fronty e Gaëlle Perret
Roma, Donzelli 2011
Età di lettura: dai 5 anni
Un giorno mio nonno mi ha donato un ruscello
Lo teneva stretto in mano
All’orecchio, gorgogliava dolcemente
Un fremito leggero d’ali di libellule
Io l'ho nascosto sotto al letto
Lo sciabordio scacciava il buio e gli incubi
A un tratto ha cominciato a crescere
Ad allargare i gomiti e le anse
I disegni di Aurélia Fronty, semplici, stilizzati, un po’ naïf, ricchi di decorazioni luccicanti e di fascino, sembrano non fermarsi mai all’interno di questo albo illustrato. Lo sguardo rincorre continuamente i verdi intensi, i rossi carichi, i piccoli dettagli ondeggianti…ogni colore racconta, arricchisce le parole. Un giorno mio nonno mi ha donato un ruscello è una storia di crescita in versi e immagini davvero speciale, un inno alla vita che scorre e attraversa le sue fasi senza mai fermarsi, proprio come un corso d’acqua. Il ruscello costituisce la metafora del dono di un nonno al nipotino: un dono costituito dagli insegnamenti e dalla saggezza del primo che accompagneranno il bambino dai giochi e le paure dell’infanzia, ai fremiti e alle incertezze dell’adolescenza, fino alle scelte e alle sicurezze dell’età adulta. Il ragazzo sa far tesoro di quel dono e in ogni tappa della vita, riconosce tra le acque, gli uccelli, i fiori, i colori del ruscello le tracce del passaggio di quel nonno, che da lontano gli sorride bonario, ora per sostenerlo, ora per spronarlo, ora per proporsi come complice di avventure tra le onde, forse all’insaputa dei genitori… |