Il paese ideale
Se avessi la lampada di Aladino
la terrei sempre sul comodino,
la userei solo a Carnevale
per un desiderio: sapete quale?
Mille altri giorni come questi!
Tu oggi da cosa ti travesti?
Da Diego de La Vega
o da paurosa strega?
Da leggiadra damigella
o magari da Winx Stella?
Per uscire dal trantran
sarei oggi Peter Pan,
per avere un altro aspetto
ti trasformerai in un folletto,
guarderai passare i carri
tale e quale a Potter Harry.
Con i denti da vampiro
o il tappeto da fachiro,
con le penne dell’indiano
o il turbante del sultano,
lascia andar la fantasia
e vedrai che per magia
non sarai più Luca o Piero
ma un magnifico guerriero,
non sarai Anna o Fiammetta
ma una dolce sirenetta.
Se un odore di acquitrino
ti fa storcere il nasino,
è una fiala puzzolente,
e per oggi non fa niente:
uno scherzo non fa male
quando fuori è Carnevale!
Il mangiare poi è da favola:
basti dire che oggi in tavola
c’è abbondanza di frittura!
Voi mangiate con misura,
o fate un buco alla cintura
( ma se son troppe frittelle,
rinforzate le bretelle!).
Che peccato duri poco
tutto questo grande gioco:
con più d’un martedì grasso
gusterei meglio lo spasso.
Ci vorrebbe un’ordinanza
che prolunghi la vacanza:
nel paese mio ideale…
ogni giorno è Carnevale!
(Mario Sala Gallini, “W le feste Le feste nazionali spiegate ai bambini”, Milano, Mondadori, 2010 pp. 28) |