Autore: Maria Teresa Andruetto
Milano, Mondadori, 2013
Età di lettura: dai 10 anni
«Questa bambina che corre incontro al padre si chiama Tina .
Un giorno crescerà.
Raccoglierà un ago da terra e con molto occhio infilerà nella cruna, più grande di un cammello, tutti i fili della sua vita, la storia di sua madre e di sua nonna, e forse la storia della nonna di sua madre. Ne farà un gomitolo con dentro anche l’ultima donna che ha abbandonato o è stata abbandonata.
Quelle che conosce e quelle che si sono perse nella notte dei tempi»
In un paese sperduto dell’Argentina “un paese un po’ triste, accanto a una linea ferroviaria su cui non passano quasi più treni” vive Tina, una bimba di cinque anni che abita con il padre e la nonna paterna, mentre la madre vive da un’altra parte con il fratellino Pedro, un bambino “down”, che Tina vede solo di domenica. È una famiglia divisa e alla piccola protagonista questa “madre della domenica” non va certo bene… Ma solo quando il fratellino Pedro è costretto ad andare in ospedale, la bimba decide di non accettare più quella situazione e così non appena il piccolo torna a casa Tina decide che non può né vuole più “aspettare la domenica”…
Una scrittura delicata e profonda per una storia da leggere insieme ai genitori, vincitrice del Premio Andersen 2012.
María Teresa Andruetto è argentina.
Vive vicino a Córdoba, circondata da un boschetto di pini e carrube. Ha un orto e alcuni animali domestici. La natura è molto importante non solo per la sua scrittura, ma per la sua vita. Ha scritto numerose opere, sia per adulti che per ragazzi. Tra gli argomenti a lei cari ci sono la ricerca delle origini, l'universo femminile, la diversità. Oltre all'Hans Christian Andersen 2012 ha ricevuto altri prestigiosi riconoscimenti, fra cui il Premio Iberoamericano SM e il White Ravens. |