Autore: Fabian Negrin
Roma, Orecchio Acerbo, 2010
Età di lettura: dai 4 anni
“Con la loro estrema malleabilità e capacità di trasformazione, le fiabe trasportano da una generazione all'altra, dall'adulto al bambino, un nucleo narrativo immortale la cui origine si perde nella notte dei tempi, fino a confondersi con l'origine dell'uomo. Sono vere e proprie forme di vita preistoriche che portiamo dentro di noi. Cercare di contenerle dentro 160 caratteri di un Sms è un omaggio giocoso e, al tempo stesso, il tentativo di dare un piccolo aiuto al loro viaggio verso il futuro. Con la speranza che le fiabe ci portino con loro.”
Fabian Negrin
Fabian Negrin rende omaggio al grande scrittore Gianni Rodari e a uno dei suoi libri più belli, le Favole al telefono del 1962 e lo fa con altre favole, ma - questa volta - al … telefonino: di centosessanta caratteri, quelli degli SMS!
C’era un orco fuori dall’asilo.
Mangiava all’uscita ogni bambino.
Le maestre piangevano.
Senza lavoro moriremo di fame.
Commosso, le invitò al banchetto.
Son tornata, urlò la strega.
Il bambino continuò a leggere.
La strega entrò nel letto.
Hai paura?
Buonanotte, vecchia!
E la rinchiuse dentro il libro x sempre. E avanti così per tredici storie ristrette, aforismi dai toni surreali e dissacratori. I personaggi classici ci sono quasi tutti: lupi, streghe, pirati,orchi… ma i loro ruoli sono rovesciati e le lettere scombinate. Se nel bosco si incontrano un bambino e una strega, siamo sicuri che sia proprio il bambino ad avere paura?
Nel bosco
Abitava una strega.
TOC TOC!
Chi è? Chiese. Sono il diavolo.
La strega aprì.
BUH! Disse il bambino che si trovò davanti.
E lei morì dalla paura. Le illustrazioni, davvero straordinarie, riprendono l’arte delle silhouettes, disegnando figure e personaggi in bianco e nero su sfondi monocromatici dai colori primari sfumati nelle tinte giallo senape, azzurro e rosa antico, dall’atmosfera retrò, a creare un gioco fantastico di contrasti. |