Sebbene l’aspetto fisico del libro richiami per colore e aspetto una scatola vera (copertina in carta marrone, forma quadrata, il peso netto indicato sul fronte, 250 gr., e un bel timbro rosso con scritto “Non capovolgermi” sul retro), ricordate che questa non è una scatola!
Il coniglietto protagonista della storia dimostra ai lettori che anche l’oggetto più semplice, come una scatola di cartone, può essere tutto ciò che vuole la nostra immaginazione e può essere fonte di … divertimento. Così il coniglietto che s’aggira nelle pagine del libro, interrogato da una specie di voce fuori campo, dice ripetutamente che ciò che la voce chiama scatola, non è una scatola!
Perché ti sei seduto su una scatola di cartone?
Non è una scatola di cartone, risponde il coniglietto vedendolo sfilare al volante di una bella automobile rifatta sul profilo della scatola.
Perché schizzi l’acqua verso quella scatola?
Non è una scatola, risponde il coniglietto e subito dopo eccolo vestito da pompiere, intento a salvare dalle fiamme un palazzone di quattro piani.
Non è una scatola infatti quella che il protagonista ha accanto, bensì l’oggetto da cui traggono origine gli immaginari giochi infantili che la storia narra non con le parole ma con il disegno.
Pagina dopo pagina il disegno si anima di colori e forme sempre nuove. Efficace il contrasto di colori: ciò che un ipotetico adulto senza immaginazione vede è solo il coniglietto e la scatola, tracciati qui in nero, mentre le linee rosse rappresentano la forza, la fantasia dell’immaginazione del coniglietto bambino. Ecco così comparire in rosso una mongolfiera, il Monte Coniglio, un edificio in fiamme, un robot, un go-kart, un razzo spaziale, una nave pirata…
Finalmente anche in Italia per i tipi di Kalandraka, questo albo era apparso già nel 2006 negli Stati Uniti, dove aveva raccolto numerosi consensi: era stato inserito nella lista dei 100 libri consigliati dalla Biblioteca di New York, selezionato tra i migliori albi dell’anno dalla prestigiosa ALA (associazione dei bibliotecari statunitensi) e aveva vinto il premio intitolato al Dr. Seuss (Theodor Seuss Geisel Award).
