Autore: Robert Louis Stevenson
Illustrazioni: Maurizio A. C. Quarello
Roma, Orecchio Acerbo Lampi Light, 2012

Età di lettura: dai 12 anni

Quella notte, la notte del diciassette agosto millesettecentododici, nessuno l’ha mai dimenticata a Balweary…
Cosa accade, al reverendo Murdoch, tra le lande scozzesi morse dall’afa, i salici doloranti a bordo fiume e gli insidiosi cigolii di una casa posseduta? E chi si cela sotto le spoglie di Janet, la vecchia storpia, assunta come perpetua dal buon reverendo? Il brivido è assicurato fino all’ultima pagina, quando l’Uomo Nero, che porta una maschera da commedia dell’arte, ha zampe di gallina e si trova paurosamente appollaiato sulla lapide di una tomba, fugge via, lontano… 
Misterioso e inquietante è questo straordinario racconto di Stevenson, le cui atmosfere cupe, piene di ombre, di lati oscuri, di neri e di blu abissali sono evocate sapientemente dai disegni di A. C. Quarello.

“Janet la storta sta tutta (come sta tutto il racconto) da una sola parte, la parte dell’oscurità, della notte, del male, di ciò che continuiamo a chiamare demonio. Stevenson si è compiaciuto, come Scott e Dickens, di raccontare storie di fantasmi come quelle che i contadini – e non solo – amavano raccontare e ascoltare nelle serate invernali di veglia intorno al camino. Ho fatto in tempo a vivere qualcosa di questa storia e la mia infanzia ha assaporato e goduto di quei racconti, mentre fuori, sulla collina, soffiava il vento o fioccava la neve. Tutti sembravano credere alle cupe vicende narrate di notturni incontri con i morti, con gli spiriti, con i demoni. Ed era un piacere particolare di chi narrava metter paura soprattutto ai bambini. […] Il confronto con il è ancora una necessità, un modo di crescere e di sapere, di sapere i nostri limiti e i limiti del mondo, i limiti della conoscenza… Stevenson sapeva bene che la parte nera è altrettanto reale della parte bianca e quanto sia indispensabile per tutti l’affermazione della parte buona sulla parte cattiva o meglio, la ricerca di un equilibrio. Stevenson, per nostra fortuna, non ha mai dimenticato di essere stato un bambino e ha conservato ben viva dentro di sé la perspicacia dell’infanzia, ha preservato, invitando noi tutti a preservarla, quella parte di bambino che sta al cuore di ogni umana – nonché animale – esistenza e che ne rimane la sua parte migliore” (Dalla Postfazione di Goffredo Fofi)

Puoi ammirare altre illustrazioni di Maurizio A. C. Quarello, vincitore del Premio Andersen 2012 Miglior Illustratore, nei seguenti volumi della Biblioteca:
Il grande cavallo blu di Irene Cohen-Janca (Orecchio acerbo, 2012); L'autobus di Rosa di Fabrizio Silei (Orecchio acerbo, 2011); Effetti collaterali (Orecchio acerbo, 2011); L'albero di Anne di Irene Cohen-Janca (Orecchio acerbo, 2010); Mister corvo: da un canto tradizionale turco di Luisa Morandeira (Logos, 2007); 1940-1945, Gioele, fuga per tornare di Giulio Levi (Fatatrac, 2007); Tre cavalieri su una spider rossa di Claudio Cavalli (Falzea, 2007); Le voci dei tamtam: dieci fiabe dall'Africa di Luigi Dal Cin (Panini ragazzi, 2006); Nato straniero di Janna Carioli (Fatatrac, 2006); Una storia di magia di Maria Teresa Amore (Edicolors, 2006); Dove va Crispino? di Lucie Mullerova (Fatatrac, 2005); Babau cerca casa (Orecchio acerbo, 2005).