Autore: Zita Dazzi
Milano, Rizzoli, 2011
Età di lettura: dai 13 anni
“I nostri pomeriggi erano un confronto per niente alla pari. Io con le mie malinconie legate a disagi impalpabili. Lui con gli spiccioli contati in tasca”
Alice e Jaime pur frequentando lo stesso liceo milanese hanno storie molto diverse: lei vive in centro, in una bella casa con una madre con cui ha un rapporto abbastanza difficile; lui vive con la madre immigrata in periferia. Quando Alice e Jaime si innamorano i problemi sono davvero tanti, ma la loro storia sarà più forte degli ostacoli e dei pregiudizi. Il racconto è ispirato a una storia vera.
Zita Dazzi è nata a Milano nel 1965, trasferitasi a Roma, vi è rimasta fino ai 14 anni. Tornata nuovamente a Milano ha frequentato il liceo Parini e la facoltà di Scienze Politiche. Nell'89 è stata assunta a «Repubblica», nella redazione di Milano.
È sposata e ha quattro figli fra i 3 e i 12 anni. “La Banda dei Gelsomini” è il suo primo libro. Vi si narra un' avventura avvincente e a sfondo ecologista con finale sorprendente. Un giorno nel cortile dei Gelsomini arriva l'ingegner Buzzicone «imponente e grasso, con i bottoni della camicia e della giacca che tiravano sulla pancia». Un omone antipatico e arrogante. Ha comprato un magazzino che dà sul cortile e non vuole intralci, non vuole bambini e neppure le biciclette parcheggiate. È subito antipatia e guerra senza esclusione di colpi. Il magazzino però nasconde un mistero: si sentono insoliti rumori provenire dall'interno. La banda dei Gelsomini risolverà il mistero «perché nulla è impossibile con un po' di coraggio»: dentro il magazzino sono rinchiusi poveri animali arrivati da lontano in modo illecito… |